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Il percorso di analisi patrimoniale: mappatura dei rischi

Matteo Spairani, consulente finanziario

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Nei due articoli che ci hanno avviato nel nostro percorso di Analisi Patrimoniale, abbiamo descritto le modalità con le quali poter mappare la nostra Situazione Familiare, i nostri Eredi, ed il nostro Patrimonio. È necessario ancora uno step, per permetterci di avere un quadro estremamente chiaro della nostra situazione, condizione essenziale per poter impostare le corrette ed efficaci strategie di protezione patrimoniale.

Questo passaggio è particolarmente delicato, in quanto presente svariate sfumature ed il supporto del nostro consulente patrimoniale di riferimento è fondamentale.

Stiamo parlando della mappatura (analisi) dei rischi.

Come detto, è un passaggio che richiedere notevole sensibilità, soprattutto per due motivi.

Il primo, è che tipicamente il consulente patrimoniale ci introduce nell’esplorazione di un tema, di cui spesso non si è consapevoli. Diciamolo francamente: non siamo abituati a confrontarci con chi, professionalmente, ci porta a dialogare e ragionare di potenziali rischi patrimoniali. Il nostro concetto di rischio è tipicamente un evento avverso attinente alla nostra vita e alle nostre proprietà immobiliari, oppure verso terzi, tale per cui una buona assicurazione ci permette di tutelarci nella maggior parte dei casi. Intanto diciamo che se già abbiamo pensato a coprire alcuni eventi con delle coperture assicurative adeguate, siamo già a buon punto, ma non basta.

Rischi potenziali

Il secondo tema, strettamente collegato al possibile disagio di affrontare un tema così particolare, è la difficoltà a mettere sul tavolo tutte le informazioni utili a mappare i rischi potenziali, perché si toccano situazioni personali o familiari, di cui si può essere restii a parlarne, perché potrebbero rivelare delle criticità. Ecco che la sensibilità richiesta, sta anche in una delicatezza relazionale, che permetta a Cliente e Consulente di trovare quella necessaria sintonia, per condividere questo percorso di mappatura.

Ma quali sono i rischi che devono essere considerati?

Possiamo dividerli e poi meglio declinarli in 5 Categorie: Rischi Personali, Familiari, Professionali, Situazioni Debitorie, Garanzie.

Anche in questo caso, come nei precedenti, la mappatura deve essere schematica per quanto certamente le informazioni raccolte saranno frutto di un dialogo particolarmente aperto tra Cliente e Consulente.

Ogni rischio a sua volta, può essere percepito e vissuto con “intensità” differenti, in quanto a livello “soggettivo” sentito molto più di altri e quindi generatore di stress e tensioni.

L’intensità di ogni fattore può essere quindi misurata con il livello di preoccupazione che genera nell’individuo, utilizzando una semplice scala: Livello di preoccupazione Basso, Medio, Alto.

Consulente finanziario mappatura e analisi dei rischi

Rischi Personali

Quindi aiutandoci con una griglia sul livello di percezione/preoccupazione, potremo iniziare a valutare i rischi Personali. Con il Cliente andremo a valutare i rischi legati alla sua Età ed alla sua Salute, in quanto spesso percepiti come temi urgenti ed in funzione dei quali (se sussistono problemi di salute fisica o psicofisica) si ritiene necessario provvedere a strategie di pianificazione patrimoniale o successoria.

Sempre in tema di rischi personali, andremo a valutare i rapporti con il nucleo familiare ristretto del Cliente, come il partner, i figli, i genitori. Capire se sono in essere delle dinamiche che possono sfociare in liti o potenziali disgregazioni familiari, permette di poter anticipare e gestire situazioni potenzialmente deflagranti per la stabilità (fisica, mentale e patrimoniale) della persona e della sua famiglia

Rischi Familiari

Le condizioni di salute e di età dei familiari, vanno conosciute ed analizzate con attenzione. Anche in questo caso, guardiamo al fine meritevole di tutela: intervenire prontamente verso quei soggetti nel nucleo familiare che necessitano di assistenza, di essere seguiti, di essere appunto tutelati, perché presentano delle fragilità o semplicemente sono troppo giovani o inadatti per gestire quote importanti di patrimonio (anche il repentino cambio di status a livello patrimoniale richiede molta attenzione), oppure evitare situazioni di conflitto o potenziale conflitto tra i parenti.

Rischi Professionali

Ogni attività professionale porta con sé una quota di rischio patrimoniale. Occorre però prestare particolare attenzione a quali eventi esterni possono colpire il Cliente nello svolgimento del suo lavoro: è necessario comprendere le dinamiche lavorative, la struttura organizzativa, l’esistenza di forme di copertura di tutela e assicurative per responsabilità, nonché l’esposizione (appunto non coperta) a rischi patrimoniali diretti. Quindi sia in ambito Professionale, che Societario, va analizzato il livello di intensità della preoccupazione, rispetto all’essere o meno figura centrale nell’attività della struttura organizzativa, con ciò che comporta.

Situazioni Debitorie

In questo ambito vanno dettagliatamente analizzate tutte le posizioni debitorie nei vari sistemi con cui il Cliente si relaziona. È necessario rendicontare finanziamenti, mutui, leasing, scoperti di conto, ecc. con l’obiettivo di capirne la sostenibilità nel tempo e la loro copertura in caso di eventi particolari. Il rischio non è solo “corrente”, ossia mese per mese sulla base del piano pagamenti, ma va anche considerato che in caso di premorienza, i debiti vengono trasferiti agli Eredi.

Garanzie

Anche le garanzie reali, come ad esempio pegni e ipoteche, oppure personali come la fidejussione, comportano non solo un rischio attuale del Cliente, chiamato a rispondere per le garanzie prestate, ma anche un rischio concreto per i suoi eredi. È fondamentale che gli eredi siano a conoscenza degli impegni di questo tipo presi dal soggetto, perché in caso di premorienza dello stesso, qualora l’eredità venisse accettata, vi sarebbe il subentro nelle garanzie prestate.

Strategia patrimoniale studiata ad hoc per ogni cliente

Questo ultimo passaggio di mappatura completa il percorso di analisi e ci proietta verso la fase di architettura delle scelte e di messa in opera, ossia il pensare e successivamente realizzare delle strategie di protezione patrimoniale e pianificazione successoria, che tratteremo nel prossimo articolo.

Questa lunga fase ci ha visto analizzare nel dettaglio la Famiglia, gli Eredi, il Patrimonio, i Rischi: è un percorso soprattutto di consapevolezza, con il quale la persona si trova anche a mettere in discussione se stesse e le scelte fatte nel tempo. Il ruolo del Consulente Patrimoniale non è quello di giudicare il giusto o lo sbagliato, non c’è giudizio, ma la volontà di accompagnare professionalmente la persona verso la definizione e realizzazione delle sue scelte più “alte” in termini di tutela delle persone più care.

In attesa della prossima conclusiva puntata, per ogni approfondimento sono a disposizione. Contattami.

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