Benessere delle persone, attenzione all’ambiente ed efficienza energetica: sono solo alcuni dei principi cardine della green economy. Scopriamo di cosa si tratta e perché gioca un ruolo da protagonista nel campo degli investimenti finanziari.
“Una economia che genera crescita, crea posti di lavoro ed elimina la povertà investendo e salvaguardando le risorse del capitale naturale da cui dipende la sopravvivenza del nostro pianeta”.
Questa è la definizione data dalla Commissione Europea della green economy, ovvero quel tipo di modello economico che punta al raggiungimento di un benessere ambientale, sociale ed energetico, attraverso degli investimenti sia pubblici che privati tesi a favorire uno sviluppo che vada di pari passo con la sostenibilità.
Si parla di un’economia green, appunto. Ma dobbiamo tenere a mente che non riguarda solo tematiche legate alla natura e all’ambiente in senso stretto. Vanno considerate invece anche le questioni del mondo del lavoro, quello politico e amministrativo, giustizia ed equità sociale, nonché il benessere delle persone. E poi c’è l’efficienza energetica, intesa come l’attenzione a non sprecare le risorse energetiche, fondamentali oggi come non mai.
Le crisi ci spingono verso un’economia più green
In effetti, viviamo un periodo storico in cui prima la pandemia e poi la guerra hanno lasciato un segno indelebile all’interno del panorama europeo e non solo. Una consulenza finanziaria è tanto più precisa e affidabile quanto più considera con attenzione il contesto in cui tutti noi ci muoviamo quotidianamente. E il contesto attuale ci dice che la green economy può rappresentare un investimento molto interessante proprio in virtù della situazione di crisi che stiamo vivendo in questi mesi.
È infatti evidente come l’emergenza energetica non causi solo problemi economici alle famiglie, ma anche a tutto il mercato in generale. In primo luogo se l’energia costa di più, infatti, anche i prezzi delle materie prime aumentano. Se i prezzi delle materie prime aumentano, gli imprenditori, soprattutto quelli delle PMI, hanno dei costi molto maggiori del passato. In più, con le famiglie che pagano una bolletta “raddoppiata” o peggio, i consumi delle persone diminuiscono, e così gli incassi per le imprese. Più costi e meno ricavi, una combinazione che porta le aziende verso il baratro.
Accanto a quella energetica, come non considerare la crisi ambientale in cui ci siamo trovati immersi negli ultimi anni? I fenomeni meteorologici sempre più estremi e i cambiamenti climatici influenzano l’agricoltura e le produzioni storiche dei territori colpiti, senza contare che in futuro potrebbero giocare un ruolo molto grave in quelle che già oggi vengono definite le migrazioni climatiche.
Ecco allora perché il tema di un’economia green, che sia dunque più sostenibile, è ormai giunto alla ribalta e non potrà che restarci, e anzi diventare un argomento addirittura più importante anche nei prossimi anni. Puntare sulla green economy va dunque considerato come un investimento decisamente a lungo termine.
Green economy, gli investimenti su cui puntare
Se un consulente finanziario vi proporrà un investimento sulla green economy, probabilmente la proposta più semplice sarà quella di puntare sul mercato azionario, ovviamente scegliendo azioni di aziende particolarmente impegnate nell’ambito della sostenibilità.
Potrebbe trattarsi dunque di investire su aziende che si occupano di energie rinnovabili, come quelle che producono pannelli solari o turbine eoliche; oppure di quelle impegnate nello smaltimento rifiuti o nel riciclaggio; o ancora, semplicemente imprese che mettono al primo posto il benessere dei propri dipendenti puntando a essere sostenibili a livello sociale e professionale. Come abbiamo anticipato, l’importanza di tematiche come l’attenzione all’ambiente o al benessere mentale dei lavoratori è stata acuita dalle frequenti emergenze degli ultimi anni, e dunque le aziende che vi prestano attenzione saranno certamente avvantaggiate sul mercato del futuro.
Oltre alle azioni, un’altra opportunità di investimento è data dagli ETF, i fondi di investimento quotati in borsa che possono venire acquistati e venduti sul mercato proprio come le azioni, e che reiterano l’andamento di un certo settore del mercato stesso. In questo caso, naturalmente, ci riferiamo al settore della green economy, e dunque parliamo di ETF green. Il vantaggio è che non si opera un investimento su una singola azienda, che potrebbe anche rivelarsi una scelta azzardata, ma si scommette su un intero settore, limitando i rischi.
Una terza possibilità riguarda invece i green bond. Sono obbligazioni che vanno a finanziare progetti per migliorare l’impatto delle aziende sull’ambiente, l’efficienza energetica, la riduzione delle emissioni, e tutti i programmi di sostenibilità ambientale in genere. I green bond sono un investimento più sicuro, benché mediamente meno remunerativo rispetto ad azioni o ETF, e certamente a lungo termine.
Investire nella green economy comporta dei rischi?
Certamente qualsiasi forma di investimento porta con sé dei pur minimi rischi. Nel caso della green economy, i temi ambientali e sociali dovrebbero crescere sempre più di importanza nel prossimo futuro (e non è una bellissima notizia per la nostra società, perché significa che vivremo altri periodi difficili e di crisi), il che significa che le aziende che vi prestano la giusta attenzione dovrebbero ricavarne dei vantaggi, e noi con loro.
Ricordiamoci sempre, però, che il futuro non è scritto: e se nei prossimi anni, contrariamente alle previsioni, l’interesse mediatico per la sostenibilità ambientale, energetica e sociale dovesse andare scemando? A oggi appare una possibilità improbabile, ma è comunque importante che una consulenza finanziaria tenga in considerazione tutti gli scenari che potrebbero verificarsi, anche quelli meno positivi per il tipo di investimento che si vuole proporre.
C’è ancora un ultimo interessante punto da toccare brevemente. Per chi è interessato a investire nella green economy e nelle aziende più attente allo sviluppo sostenibile, è facile che esista anche un aspetto sociale che può esulare da quello finanziario. L’idea, cioè, di sostenere e supportare le aziende che lavorano bene sulle tematiche della sostenibilità anche se ciò comportasse un guadagno limitato o addirittura assente, ma semplicemente per la volontà di premiare quelle imprese che cercano di lavorare in modo etico e di cambiare in meglio il mercato e il mondo circostante. Anche questo è un aspetto del mondo “green” che è bene tenere nella giusta considerazione.
Necessiti un consulente finanziario con cui approfondire il tema? Sono a tua disposizione, contattami per una consulenza gratuita.