Un mercato del lavoro complesso e una situazione sociale molto diversa rispetto al passato: cosa possono fare le nuove generazioni – Millennials e Generazione Z – riguardo al tema di come investire i primi risparmi? Scopriamo insieme alcuni utili consigli.
I giovani e i primi risparmi: l’approccio di Millennials e Generazione Z
Il mercato del lavoro odierno è molto diverso rispetto al passato. Lo sviluppo tecnologico ha migliorato moltissimi processi, da quelli di produzione alle condizioni lavorative delle persone, intese anche come la possibilità di operare in modo più flessibile e personalizzato.
Proprio per questa nuova struttura del mercato, i giovani di oggi, tanto i Millennials quanto i nativi digitali della Generazione Z, vivono in un’epoca in cui il lavoro indeterminato tende sempre più a scomparire, almeno nella sua accezione classica, mentre invece il lavoro autonomo aumenta in modo esponenziale.
Questo mutamento di paradigma ha naturalmente una grande influenza sul modo in cui le giovani generazioni decidono di investire i loro primi risparmi.
In primo luogo, come analizzato nell’edizione 2023 del Salone del Risparmio dagli esperti di finanza comportamentale del JDM Lab dell’Università di Padova, la cultura prevalente per Millennials e Generazione Z è quella di vivere il momento. Una sorta di carpe diem moderno declinato al mondo del lavoro, ma con intenti non particolarmente ottimisti. I giovani tendono infatti a guardare il futuro in maniera piuttosto ansiosa e senza grandi aspettative di carriera. I Millennials, in particolare, sono abituati a muoversi in situazioni di precariato e di incertezza costante, con prospettive concentrate nel breve termine.
Tutto ciò rende il concetto di risparmio molto difficile da mettere in pratica, perché mancano le prospettive di ampio respiro ed è assente l’idea stessa di risparmiare oggi per potersi costruire un futuro più solido e rassicurante domani. Viene meno una progettualità e pianificazione per grandi obiettivi di vita futura.
Investire i primi risparmi partendo da piccole somme
Anche se è cambiato il contesto e risparmiare è divenuto più complesso, si tratta comunque di un aspetto fondamentale che anche le nuove generazioni devono riuscire a mettere in atto.
Oggi come non mai, infatti, i risparmi per i giovani sono fondamentali, perché permettono loro di poter sviluppare quegli investimenti che, avvalendosi anche dell’aiuto di una precisa e puntuale consulenza finanziaria, garantiranno una visione meno pessimistica del futuro. E questo vale soprattutto nel momento storico attuale, caratterizzato da profonde incertezze su più livelli (economico, politico, sociale, e così via).
Come possono fare allora i più giovani per riuscire a mettere da parte i loro primi risparmi?
Può sembrare banale, ma l’approccio migliore per chi non dispone di un capitale da cui partire è quello di ragionare per piccole somme.
Per cominciare possono bastare anche solo poche centinaia di euro al mese, da ottimizzare facendo ordine nelle proprie spese giornaliere. Ad esempio, potremmo accorgerci che basterebbe risparmiare su quel caffè o quella consumazione in più che prendiamo ogni giorno al bar; oppure potrebbe essere sufficiente evitare, per un paio di giorni a settimana, la pausa pranzo in quel bar del centro particolarmente costoso.
Insomma, un giovane lavoratore ha bisogno di concedersi alcuni piccoli piaceri, ma è sufficiente mettere in pratica alcune piccole rinunce ben selezionate per riuscire a risparmiare ad esempio i 200 euro al mese, una cifra che permette di avviare uno o due piani di investimento periodico.
L’evoluzione tecnologica viene infatti in aiuto delle nuove generazioni, e in questo senso i nativi digitali sono indubbiamente avvantaggiati: oggi è possibile iniziare un buon investimento partendo da somme relativamente basse, ad esempio grazie alla possibilità di utilizzare delle app di aiuto nella gestione del budget personale. Per i neofiti, è altrettanto utile contattare un consulente finanziario, a cui chiedere informazioni e suggerimenti, anche attraverso l’uso delle principali piattaforme digitali.
I prodotti ideali per i primi investimenti dei giovani
Siamo dei giovani esponenti della generazione dei Millennials o della Generazione Z, e siamo in qualche modo riusciti a mettere da parte quanto basta per operare un investimento in ambito finanziario. Come ci possiamo muovere a questo punto? Quali prodotti possiamo scegliere per investire nel miglior modo possibile i nostri primi risparmi?
Naturalmente come prima cosa dobbiamo svolgere una serie di analisi strategiche sulla nostra situazione personale, perché ciascuno può avere esigenze diverse e idee differenti in merito, ad esempio, alle opportunità, alle tempistiche, o ai rischi di un investimento.
A livello generale, comunque, ci sono alcuni particolari prodotti finanziari che possono rivelarsi una scelta azzeccata come tipologia di investimento per i nostri primi risparmi:
- PAC: si tratta di un Piano di Accumulo del Capitale, ovvero un investimento di somme specifiche di denaro lungo un arco di tempo prestabilito. È una soluzione decisamente a lungo termine, ma il momento giusto per farlo è proprio da giovani, nella fase in cui iniziamo a portarci a casa i primi guadagni. Eseguire dei versamenti costanti non è facile, soprattutto per le nuove generazioni, per i motivi legati alla struttura del mercato del lavoro di cui abbiamo parlato all’inizio. Eppure, questo prodotto va in ogni caso tenuto in grande considerazione, perché rappresenta una soluzione dai rischi bassi e che permette anche ai meno esperti di avere un primo approccio nel campo degli investimenti finanziari. È dunque molto utile non solo per accrescere il nostro capitale, ma anche per migliorare il nostro livello di esperienza e, magari, conoscere figure che potranno essere molto utili negli anni a venire, come quella di un consulente finanziario di riferimento.
- Fondo pensione: ha la stessa logica del PAC, cioè quella di un investimento a lungo termine con lo scopo finale di pianificare il nostro futuro fin da giovani. Non esistono infatti limiti di età per poter aprire un fondo pensione, nemmeno per bambini e minorenni. Anzi, regalare un fondo pensione alla nascita di un bambino è un atto molto saggio e oculato per chi ha a cuore il suo futuro. Nel nostro caso, invece, investire i primi risparmi in un fondo pensione significa anche godere di diversi vantaggi fiscali, come la deducibilità: possiamo infatti dedurre le somme che versiamo direttamente dalla dichiarazione annuale dei redditi (fino a 5.164,57 euro).
- ETF: sono fondi di investimento quotati in borsa che seguono l’andamento di un determinato settore di mercato e che possiamo comprare e vendere proprio come delle azioni. In questo modo eviteremo di operare investimenti che siano troppo sbilanciati sull’andamento quotidiano delle borse, perché non punteremo su una singola azienda quanto piuttosto sui risultati di un intero settore o indice. Questo ci permetterà di investire in modo diversificato raggiungendo un giusto equilibrio tra i nostri asset, con un basso costo di gestione e limitando nettamente i rischi. Inoltre, gli ETF rappresentano uno dei prodotti su cui investire nell’ottica della Green Economy, un ambito molto futuribile e che sta a cuore a molti esponenti delle nuove generazioni.
Vale comunque la pena investire una cifra molto bassa?
La risposta è assolutamente affermativa. Se i nostri primi risparmi ammontassero a poche centinaia di euro, o anche meno, varrebbe comunque la pena investirli, e i motivi sono quelli a cui già abbiamo accennato in precedenza.
In un mercato così difficile come quello in cui si trovano oggi i Millennials e la Generazione Z diventa particolarmente importante, al di là dell’aspetto prettamente economico, accumulare quanta più esperienza possibile.
Se in futuro vogliamo essere più consapevoli e pronti a investire somme importanti di decine di migliaia di euro, è quanto mai opportuno iniziare a prendere le misure fin da subito con i nostri primi risparmi. E naturalmente, iniziando fin da giovani con gli investimenti giusti e sviluppandoli nel tempo in maniera costante, nel giro di una decina d’anni potremo trasformare il nostro piccolo budget in un capitale ben maggiore e adeguato alle nostre esigenze.
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