Scopriamo alcuni importanti aspetti del Metaverso, positivi e non, per capire meglio quanto e come possiamo investire nel futuro del mondo digitale.
Abbiamo già avuto occasione di sviluppare alcuni concetti che stanno alla base dell’idea di Metaverso, dalla differenza tra virtual e augmented reality alle possibili aree di applicazione, per arrivare a distinguere criptovalute e NFT come importanti asset dei futuri universi virtuali.
Ma come possiamo coniugare il Metaverso e gli investimenti in campo finanziario? In che modo una consulenza patrimoniale ci può indirizzare in un ambito tanto vasto e, ad oggi, ancora così incerto e poco concreto? Scopriamolo insieme-
Investire nel Metaverso, attenti alle false piste
Per dare una risposta a questi interrogativi dobbiamo partire dalla premessa che non tutte le informazioni che possiamo reperire sul Metaverso vanno prese come oro colato, semplicemente perché potrebbero provenire da soggetti in palese conflitto di interessi sul tema.
Per fare un esempio (ma se ne potrebbero fare tanti), è evidente che un’azienda come Meta, la cui attenzione per il Metaverso è totale ed evidenziata dallo stesso rebranding voluto da Mark Zuckerberg, ha l’assoluta volontà e, se vogliamo, anche la necessità di descriverlo come l’inevitabile step successivo del web che conosciamo oggi, la sua evoluzione naturale.
Deve tenere questo livello di attenzione per cercare di posizionarsi su quello che potrebbe diventare un mercato di importanza strategica globale, ancor più di quello che oggi è il mercato dei social media.
Ma per raggiungere questo scopo bisogna anche convincere il pubblico che il Metaverso è davvero il futuro di Internet. E che, come Internet, è in grado di imporsi come strumento imprescindibile nella quotidianità delle persone di tutto il mondo.
Non è detto però che sia veramente questa la strada. Indubbiamente il Metaverso e gli strumenti tecnologici a esso correlati hanno dei pregi importanti, che possono contribuire a migliorare sensibilmente l’esperienza digitale degli utenti.
Tuttavia ci sono anche alcune problematiche che non possono venire trascurate, specialmente se vogliamo investire in questo settore così complesso. Una consulenza finanziaria che sia veramente tale deve tenere conto sia dei primi, sia delle seconde.
Uno o più Metaversi?
Per cominciare, come sarà strutturato il Metaverso?
Ci sono addetti ai lavori che ritengono che si tratterà di un mondo virtuale del tutto simile, concettualmente, al web odierno, naturalmente molto più immersivo. Un’unica rete globale, all’interno della quale troveremo le diverse piattaforme interconnesse tra loro.
Attenzione, però, perché questa non è l’unica possibilità che ci si prospetta. Attualmente, infatti, non possiamo assolutamente escludere l’ipotesi che, in futuro, i principali attori dell’universo digitale possano creare più Metaversi. Questo cosa significa?
Immaginiamo, ad esempio, che ogni azienda cosiddetta Big Tech decida di mettersi in proprio e creare il suo Metaverso, con regole specifiche e competendo sul mercato per avere il maggior numero possibile di utenti sulla propria piattaforma.
Sono due situazioni differenti, ad oggi più o meno ugualmente verosimili. È chiaro però che, mettendoci nei panni di un consulente finanziario che deve proporre determinati investimenti in questo ambito, le strategie cambiano nell’uno o nell’altro caso.
Se ci muoviamo in un unico mondo digitale – come l’Internet odierno – il mercato è lo stesso per tutti. Ma se invece abbiamo a che fare con tante piattaforme, tanti Metaversi differenti, il contesto diventa un fattore decisivo di cui tener conto. Ogni Metaverso potrebbe avere ad esempio una moneta diversa, il che farebbe cambiare l’intera logica di investimento per ciò che riguarda le criptovalute.
Lo studio strategico di un mercato tanto frammentato diventerebbe dunque il primo e forse più importante fattore da valutare prima di investire in un qualunque genere di prodotto digitale.
Alcune tecnologie del Metaverso su cui possiamo investire
A proposito di prodotti su cui investire, oltre al Metaverso in senso stretto non dobbiamo dimenticare il comparto tecnologico di tutti quegli strumenti che serviranno a connettersi al nuovo mondo digitale.
Dicevamo delle Big Tech: già sul finire del 2021 Meta ha lanciato i Ray-Ban Stories, ovvero gli Smart Glasses realizzati in collaborazione con Luxottica.
Questo modello di occhiali permette di fare foto e video, oppure di riprodurre musica e connettersi alle piattaforme social, mentre non è incluso alcun sistema di accesso a realtà virtuale o aumentata.
Ma il vero punto di forza è lo stile elegante che contraddistingue già il classico modello di occhiale Ray-Ban e che è possibile ritrovare in questo dispositivo. Uno strumento che potenzialmente potrebbe permettere in un prossimo futuro di accedere al Metaverso, declinandosi in un mix di funzionalità tecnica e bellezza stilistica.
Un prodotto del genere è ciò che davvero può avvicinare un mondo virtuale astratto e distante alla quotidianità delle persone. Motivo per cui investire su asset di questo tipo può rivelarsi vincente, tanto quanto puntare su quelle aziende che producono specifici strumenti grafici o tecnici, o che sviluppano apparati di realtà virtuale, aumentata o mista.
I problemi di un investimento sul Metaverso
Fin qui, abbiamo visto alcuni ragionamenti sui potenziali sviluppi futuri e su come potrebbero incidere negli investimenti legati al Metaverso.
Ma, come abbiamo già avuto modo di accennare, una consulenza finanziaria precisa e puntuale non può trascurare di indicare anche gli inevitabili rischi di tali operazioni.
Primo dubbio fra tutti: siamo certi che il Metaverso arriverà a svilupparsi in modo capillare come il web odierno, addirittura nel breve volgere di pochi anni? Chi ci assicura che diventerà effettivamente una tecnologia utilizzata quotidianamente da miliardi di persone?
La risposta è che nessuno può dirlo oggi con una certezza assoluta. In fin dei conti, pensiamo allo sviluppo dei social media nell’ultima dozzina d’anni: chi può dire cosa sarebbe successo se strumenti come smartphone o tablet non avessero garantito un accesso alle piattaforme da qualsiasi luogo e in ogni momento della nostra giornata? Forse anche Facebook o Instagram oggi non avrebbero la stessa rilevanza.
E partendo da un ragionamento del genere, un elemento importante da considerare è la modalità di accesso al Metaverso. Per entrarci avremo infatti bisogno di visori grafici specifici, forse delle tute aptiche o altro materiale simile. Si tratta di strumenti che dovranno avere un costo molto più accessibile di quanto non sia oggi, altrimenti avremo un Metaverso o più Metaversi vuoti, con solo i pochi utenti che possono permettersi le tecnologie necessarie per vivere l’esperienza del nuovo mondo virtuale.
E oltre al costo, c’è anche una questione di praticità: potremmo anche poterci permettere l’acquisto dei visori per la realtà virtuale o aumentata, ma certamente è più difficile avere tempo e modo di entrare nel Metaverso, ad esempio, durante una pausa di lavoro. Insomma, non è esattamente la stessa cosa di navigare online mentre si pranza con un collega.
Dovranno quindi verificarsi tanti cambiamenti nei prossimi anni, per pensare che una rivoluzione digitale come quella che in molti prospettano possa effettivamente verificarsi.
Il che non significa che, oggi come oggi, sia sbagliato iniziare a ragionare in merito a investimenti nel Metaverso. Anzi, gli NFT e tutto il settore della CryptoArt vivono un momento importante, e le possibilità di crescita sono comunque enormi.
Ma vanno valutate e tenute sempre presenti le criticità di cui abbiamo parlato, in modo da proteggere il più possibile la nostra situazione patrimoniale. E per chi decide di investire, occorre la consapevolezza che si tratta di un investimento a lungo, forse lunghissimo termine.
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